giovedì 27 ottobre 2022

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    Ho sempre pensato al fare artistico come ad una sfida verso il mezzo di espressione stesso, atto al raggiungimento della metafora. Al fine dunque di restituire il valore simbolico dell’immagine, credo che sia fondamentale riuscire ad essere quanto più elastici e malleabili possibile rispetto alle infinite possibilità di indagine che l’arte ci offre. Nascono così i miei progetti, progetti intesi come lavori in divenire, stratificati come le linee della metropolitana, viaggiano su binari che possono incrociarsi oppure scontrarsi fragorosamente. Sono sempre il frutto di un’urgenza e fragilità interiore che non teme di essere mostrata. Possono essere ripresi o abbandonati oppure possono correre simultaneamente. Ogni progetto è contraddistinto da un medium che può variare a seconda di quale metafora desidero rappresentare. Una volta deciso l’argomento da affrontare, per intuizione e urgenza personale o in seguito alla meditata lettura di quotidiani e opere letterarie, lascio che l’idea, formatasi spontaneamente nella mia mente, decanti nella memoria. Poi procedo documentandomi sull’argomento, lo studio in profondità e solo in un secondo momento decido con quale materia_medium trattare l’argomento. Spaziando dalla riflessione esistenziale e politica sulla condizione umana all’introspezione poetica nell’universo delle emozioni e dei sentimenti, alla suggestione del gioco e dell’immaginazione, dalla rivisitazione delle tradizioni popolari al valore simbolico del paesaggio. Posso quindi proporre dei lavori che si diversificano per strategia e forma, ma che pure si riferiscono tutti a un medesimo filo conduttore: la Fragilità, come cifra dell’esistenza, e le sue differenti sfumature. 


I have always pictured my art as a challenge against the mean of expression itself, aimed at the metaphor. Thus, in order to provide the image with a symbolic meaning, I think it’s important to be as flexible as possible when we experience the infinite possibilities of investigation that art has to offer. This is the way my projects start, they are actual works in progress, stratified as the subway lines, traveling on tracks that may meet or violently collide. They are always the product of an urgency and of an inner frailty that isn’t afraid to show itself. They can be unfinished or abandoned, or they can run simultaneously. Every project has its own medium that can change according to the metaphor I want to represent. Once the theme is decided by means of intuition or personal needs, or after reading newspapers or literary works, I let the idea that is already shaped in my mind live inside my memory. Then I keep on gathering information about the theme, I study it deeply and finally I decide which “matter-medium” to use to convey the meaning. My works deal with a consistent number of themes: starting from the existential and political reflections about the human condition, passing through the poetical introspection inside the universe of emotions and feelings, they also express the suggestion of the game and of imagination, they may revisit popular traditions and convey the symbolic value of a landscape. Therefore, I have a wide range of works, which is very diversified in terms of forms and strategies, even though they all reveal a common thread: Frailty, as the core of existence, and its different shades of meaning. 

Simone Loi

 

Biografia

 

Simone Loi (Dorgali 1982). Diploma di maturità artistica, Maestro D'Arte indirizzo oreficeria all'Istituto Statale Ciusa Romagna di Nuoro. Nel 2006 si diploma all'Accademia di Belle Arti di Urbino. Nel 2007 frequenta il Corso di Fine Art all'UCCA Kent Institute of Art & Design in Canterbury, Kent, England. Nel 2010/2011 frequenta il corso di Scultura a cura di Franko B presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata. Attualmente collabora con la Bottega Orafa Guskin Gioielli per la progettazione e realizzazione di preziosi. 

 

Esposizioni

 

Tra le principali attività espositive: nel 2004 partecipa al concorso video L'attimo Fuggente con il video Ermes - La Bellezza Deforme nella 40° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro. Ha esposto al Trevi Flash Ad Museum of Contemporary Ad nella mostra Outing! Accademie allo scoperto a cura di Maurizio Coccia, (Treni). Nel 2005 ha partecipato al concorso video L'attimo Fuggente con il video Per chi sogna la farfalla nella 41° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema a Pesaro. Ha partecipato alla mostra I Materiali e le Forme a cura di Elio Marchegiani, Morro d'Alba (Ancona). Nel 2006 ha esposto in Sistemi Operativi 06, Palazzo Ducale Urbino. Nel 2006 espone in Promesse presentata da Vittorio Sgarbi, Sale del Castellare Urbino. Nel 2006 partecipa al workshop Videolive, curata da Massimo Vitangeli, MAN (Museo d'Arte Nuoro). Nel 2007 espone in Entropie Jewels in Think Inside The Boks a cura di Robert Huber, Canterbury Environment Centre, Canterbury. Nel 2007 realizza la Cover per il gruppo musicale internazionale Stormlord The battle of Ouebec city - Live in Canada Nel 2008 vince il primo premio della sezione cortometraggi con Ermes. La Bellezza Deforme, Università di Urbino a cura dell'Ersu Urbino. Nel 2011 è selezionato per Giovane fotografia in Sardegna indetto da Su Palatu_Fotografia. Nel 2011 espone in A-Banda con il progetto fotografico La Primavera di Quirra, Villanova Monteleone Sa Domo Manna. Nel 2011 espone con Askan_forzaparis a Branchi-Insiemi di insiemi, galleria MEME di Cagliari, a cura di Paolo Carta e Giorgio Plaisant. Nel 2012 partecipa con il progetto Pleasantville all'interno della mostra Istituto Statale D'arte Nuoro 1968/2010 — La Retrospettiva A cura di Lisetta Bidoni. Nel 2012 espone La Primavera di Quirra in DEEP INSIDE-DISSOCIAZIONI, presso al CACT, Centro Arte Contemporanea Ticino - Bellinzona, a cura di Mario Casanova. Nel 2012 con il video Metacity viene selezionato in Visioni Dal Futuro, Concorso Video Di Cronosfera 3° Edizione, Alessandria. Nel 2013 espone a Immagina - Fotografia Narrativa e Arte Digitale, Galleria Spazio San Giorgio, Bologna. Nel 2013 viene segnalato a PREMIO BABEL nella categoria video con il cortometraggio Last Midnight. nel 2013 entra in finale a EXPOSURE 2013, con La Primavera Di Quirra alla SEE.ME Gallery di New York. Nel 2014 supera la selezione in SCOPE Ad Fair in Art in Miami Beach curata dalla See.Me per accedere alla esposizione di Ad Basel in Miami Beach XVIII. Nel 2015 espone a Darkkammer a cura di Roberta Vanali ed Efisio Carbone, Cagliari. Nel 2015 partecipa al workshop di Zanele Muholi e Lindeka Qampipresso il MAN (Museo d'Ade Nuoro). 

Nel 2019 realizza Mater all'interno della residenza d'artista a cura di Massimo Vitangeli finalizzata alla creazione di una scultura gioiello, tributo all'attività di orafo del Maestro Edgardo Mannucci.

 

 

Personali

 

2005, Attraverso lo specchio a cura di Giulia Sale, Fondazione Marco Magnani, Su Palatu'e sas iscolas, Villanova Monteleone (SS). 

2007, Steal This Apple, Periferia Urbane, Londra.

2008 Steal these apples, Periferia Urbane, Londra.

2009 Vaidanos in collaborazione con la bottega orafa Guskin Gioielli. Dorgali. 

2009, Twin fractures, Accademia Belle Arti Urbino - Dipartimento Arti Visive a cura di Massimo Vitangeli. 

2010, Tent's windows, Accademia Belle Arti Urbino - Dipartimento Arti Visive a cura di Massimo Vitangeli. 

2010, Vetrovuoto, Accademia Belle Arti Urbino - Dipartimento Arti Visive a cura di Massimo Vitangeli e Franko B. 

2010, Mare Dei Mutamenti, workshop Esplorazioni a cura di Bruna Esposito, Accademia Belle Arti Sassari 

2010, Pleasantville, Autunno in Barbagia 010, Comune Dorgali e Regione Autonoma Sardegna 2011, Pleasantville, Autunno in Barbagia 011, Comune Dorgali e Regione Autonoma della Sardegna 

2012, Mondo di Plastica, Qart Contemporanea a cura di Laura Rabottini, Dorgali. 

2012, Pleasantville, Autunno in Barbagia 012, Comune Dorgali e Regione Autonoma Sardegna 



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