venerdì 26 agosto 2022

APOSTASIA

 Il cortometraggio APOSTASIA racconta una visione simbolica delle possibili origini dell’obesità. Da qualche parte nell’infanzia della protagonista è avvenuto un evento toccante che l’ha fatta sentire abbandonata, rigettata, non voluta, non amata. Passa il tempo e qualcosa del passato riemerge nel presente, si affaccia così un bisogno silenzioso di protezione che la spinge a riunire, legare e stingere a sé tutto ciò che può custodirla, creando intorno a sé un guscio protettivo. Alla base di questa storia c’è il senso di vuoto, l’abbandono, con un sottofondo di bambini ridenti che possono essere ad un tempo gioia e derisione.

Riportare alla Luce l’antica ferita e prendere coscienza dell’Origine è così un Apostasia del dolore in funzione di una metamorfosi.

Il video è stato volutamente girato con il cellulare come oggetto d’indagine del quotidiano, ogni giorno l’occhio tecnologico ubique ci fa entrare nelle innumerevoli visioni degli utenti che le postano su internet e spesso ci racconta di scene di disagio sociale, bullismo, derisioni e tragedie che segnano profondamente la vita degli “attori” ritratti.
L’attrice protagonista è Elisabetta Pisu, lei ha un rapporto particolare con il cibo, se non l’emoziona preferisce non mangiare, è come se cibo ed emozioni andassero a braccetto.
Il disegno in apertura del video è stato realizzato da Xavier Pira, ha 12 anni e ha avuto un’idea geniale nel collegare il filo rosso della bambina che rappresenta “il legame” con i volti assenti di due genitori da vetrina. Infine con questo video cerco di creare un ponte tra arte e consapevolezza. L’Arte Trasforma.

https://vimeo.com/186427049





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