Il riflesso di una donna su uno stagno esprime simbolicamente la vulnerabilità e la non accettazione del sé. Come in una sorta di anti Narciso, la distruzione della propria IMMAGINE diventa l’unico strumento per evadere da se stessi, evasione che non può fare a meno di ritornare sui propri passi nel riformarsi dell’immagine sullo specchio dell’acqua. MirrorMirror è il simulacro di una vita che va in pezzi ma che continuamente ritorna per ricominciare, il ripartire anche se non se ne hanno le forze, l’errore che riemerge e la ripetizione del gesto con andamento ostinato portato fino alle sue estreme conseguenze; in una poetica del dolore interiore che si nutre di rotture e malsani tentativi di ricomposizione.
Invito il fruitore ad indossare le cuffie come gesto di isolamento interiore.
https://vimeo.com/user12028756
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